giovedì 30 gennaio 2014

venerdì 17 gennaio 2014

PER DIFENDERE ED AFFERMARE LA VITA 
COSTRUIAMO ACCOGLIENZA E SOLIDARIETA'
ASSEMBLEA NAZIONALE
DEI COMITATI SOLIDALI ANTIRAZZISTI
I comitati solidali antirazzisti, presenti da diversi anni in molte città italiane, sono una realtà variegata di persone che si sono unite e che si impegnano per affermare una nuova idea di solidarietà umana.
"C'è una sola identità è la nostra umanità" è stata l'idea forza centrale delle importanti manifestazioni antirazziste del 4 ottobre 2008 e del 17 ottobre 2009. Da allora, a partire da questa idea, in modo libero radicale e indipendente dalle istituzioni, in diverse città gruppi di persone hanno iniziato a unirsi e impegnarsi per l'accoglienza dei profughi e degli immigrati, contro la violenza che colpisce le donne, contro il razzismo, contro tutte le discriminazioni e nella solidarietà attiva e concreta con i popoli: dalla solidarietà con la popolazione haitiana colpita dal terremoto al sostegno alle popolazioni egiziane e siriana nella loro lotta per affermare libertà e dignità. Un impegno per difendere e affermare la vita e costruire accoglienza e solidarietà. Si tratta di un percorso complesso e controcorrente, più che mai attuale nel contesto che viviamo segnato da una profonda crisi sociale e valoriale, dagli attacchi perpetrati a danno dei più e dei più poveri da potenti e istituzioni di ogni tipo, dall'egoismo sociale, dal razzismo, dalla violenza diffusa, dalla violenza di genere, dalla disillusione e dal disimpegno. Il nostro impegno si lega alle aspirazioni migliori delle persone e si rivolge a chi ricerca una vita diversa e migliore, da protagonista e insieme, positivamente segnata dalla solidarietà, dall'impegno personale e quotidiano a fianco dei più deboli, dalla ricerca di relazioni basate sul rispetto e l'accoglienza reciproca,  e dalla condivisone di ambirti umani impegnati a far vivere queste idee.  
Da alcuni anni i comitati solidali antirazzisti si incontrano in un'assemblea nazionale annuale per confrontarsi, scambiare idee e condividere progetti comuni. Proveniamo da un percorso di impegno ricco di idee, di importanti iniziative realizzate e di collaborazioni con tante realtà ed associazioni a partire dall'Associazione Interetnica ed Antirazzista “3 febbraio”. Tale percorso, però, oggi ha bisogno di essere rinnovato e rilanciato. Abbiamo bisogno dell'impegno e del contributo di tutte le persone e le realtà organizzate che vogliono confrontarsi e collaborare per far crescere una nuova idea ed una nuova pratica della solidarietà umana, di tutti coloro che fanno già parte dei comitati solidali antirazzisti, delle persone che hanno intenzione di costruirne di nuovi e di quanti vogliano sostenere questo impegno. A tutti loro si rivolge l'invito a partecipare alla prossima assemblea nazionale convocata per il 9 febbraio, un'importante occasione per rilanciare la costruzione della rete  nazionale dei comitati solidali antirazzisti e per rinnovare l'impegno solidale antirazzista per l'accoglienza di tutte e tutti.
Domenica 9 febbraio ore 10.30
PARTERRE piazza della Libertà - FIRENZE -
Comitati solidali antirazzisti

Per info e contatti: comitatolaviadellaliberta@gmail.com


giovedì 27 giugno 2013


APPELLO PER UNA TAVOLA ROTONDA CITTADINA A FIRENZE 
Come possiamo unirci per…
·         Difendere i diritti e affermare le esigenze e i bisogni di tutti e tutte di fronte alla violenza diffusa nella società, alla disgregazione, al razzismo e alle discriminazioni, al dominio patriarcale, alla precarietà del lavoro e della vita, all’omofobia.
·         Far crescere e sviluppare una solidarietà attiva e umanamente schierata in primo luogo con chi  più colpito
·         Costruire accoglienza per tutti e tutte, a partire dagli ultimi, perché nessuno sia mai straniero in mezzo agli altri
·         Difendere e rivitalizzare gli spazi comuni e i territori 
PARLIAMONE INSIEME MARTEDÌ 9 LUGLIO ORE 21 IN PIAZZA DALMAZIA
Per preparare  la tavola rotonda ci incontreremo giovedì  27 giugno alle 21:00 in Via della Fonderia 9/R
primi firmatari:
Associazione 3 Febbraio, Coordinamento dei Comitati solidali e antirazzisti di Firenze e Prato, USB sportello immigrati, Socialismo rivoluzionario, Fucina per la NonViolenza, Associazione il Melograno

mercoledì 27 febbraio 2013


LETTERA APERTA DI GIUSY NICOLINI SINDACO DI LAMPEDUSA

«Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili.
Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola? Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l'idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l'inizio di una nuova vita.
Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce. Sono indignata dall'assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell'Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull'immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente.
Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l'unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l'Europa motivo di vergogna e disonore. In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l'unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche.
Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all'accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all'Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza».
- See more at: http://www.vita.it/ultimenotizie/la-lettera-aperta-all-ue-del-sindaco-giusi-nicolini.html#sthash.voiKUKst.dpuf

domenica 27 gennaio 2013


27 GENNAIO 2013

ASSEMBLEA NAZIONALE COMITATI SOLIDALI E ANTIRAZZISTI

PROGETTO DI MANIFESTO: PER UN' ALTERNATIVA SOLIDALE
La solidarietà è un sentimento che ci accomuna.
La solidarietà può essere un principio attivo e creativo per migliorare la vita.
Proponiamo una solidarietà libera ed indipendente, reciproca e leale, scelta da chi vuole essere protagonista.
Affermiamo il valore primario della vita e la dignità di ogni essere umano.
Difendiamo la libertà per ognuno/a di indirizzare la propria esistenza secondo i propri desideri nel rispetto del bene altrui.
Siamo per la pacificazione e la convivenza tra diversi credo e comunità.
Concepiamo e proviamo a praticare la solidarietà come valore universale che dà senso alla vita in tutte le sue manifestazioni.
Conseguentemente contrastiamo i nemici dell’umanità, e la loro logica bellica, omicida, xenofoba, razzista, maschilista e repressiva.
Ci riconosciamo in tutte/i le bimbe e i bimbi: sono un valore primario della vita e scegliamo di pensare ed agire nel rispetto di essi e per la loro migliore crescita.
Ci riconosciamo nelle donne, prime custodi e curatrici della vita e ci schieriamo al loro fianco contro le violenze che subiscono quotidianamente.
Ci riconosciamo nelle persone che emigrano o sono profughe: sono nostre sorelle e nostri fratelli, parte integrante del futuro comune, e ci impegniamo per la loro accoglienza incondizionata.
Ci riconosciamo nel disagio dei/delle giovani, senza prospettive di lavoro e con crescenti difficoltà nella loro formazione e siamo al loro fianco per un avvenire diverso.
Ci riconosciamo nelle lavoratrici e nei lavoratori, che reagiscono alle prepotenze governative e padronali, e li sosteniamo.
La solidarietà sentita, pensata, scelta, vissuta, proposta ed autorganizzata può essere un’alternativa umana radicale e percorribile per migliorare da subito la propria ed altrui vita, e per dare corpo alle speranze emergenti della nostra gente di fronte all’emergenza che viviamo.
Una solidarietà così sentita, pensata e agita può concretizzarsi in infinite forme di cooperazione e mutuo-aiuto indipendenti, ed anche in iniziative di comune autodifesa di esigenze di vita fondamentali.
La solidarietà può essere l’avvio di trasformazione in meglio di tutta la vita.

venerdì 21 dicembre 2012

venerdì 14 settembre 2012